venerdì 17 gennaio 2025

MITOliberty ceramics

Hermes running over the sea. Handpainted and fired ceramic, copy from British Museum
Diameter 7.8in ( 20cm )



Earrings showing Dionysos and Ariadne, details from an ancient Greek vase.
Diameter 4,2cm ( 1.6 in )


Handpainted and fired ceramic plate showing the myth of Leda and the swan. 
Diameter 30cm ( 12 in )




lunedì 13 luglio 2020

TETI e PELEO

Sia Zeus che Poseidon si erano innamorati di Teti, la bellissima Nereide.
Ma, appena seppero che, chiunque l'avesse sposata, avrebbe generato un figlio che sarebbe diventato più forte del padre, rinunciarono entrambi all'idea e cercarono un uomo mortale a cui darla in sposa.
Scelsero Peleo, reduce da molte disavventure.
Ma non fu facile per lui averla, poiché Teti non ne voleva sapere e, per sfuggirgli si trasformava continuamente in diverse forme animali.
Alla fine Peleo riuscì a vincere con l'inganno.
In una scena dipinta all'nterno di una kylix, il ceramografo Duride ha rappresentato la fase della lotta in cui Teti si trasforma in leone.
Io l'ho riprodotta, dipingendola con engobbio su un piatto decorativo col diametro di 26cm.
Per saperne di più, clicca qui



Teti e Peleo


Both Zeus and Poseidon had fallen in love with Teti, the beautiful Nereid.
But as soon as they learned that, whoever married her, she would generate a son who would become stronger than his father, they both gave up on the idea and looked for a mortal man to marry her.
They chose Peleo, back from many misadventures.
But it was not easy for him to have her, since Teti did not want him and, to escape, she continually transformed herself into different animal forms.
Eventually Peleo managed to win by deception.

In a scene painted inside a kylix, the ceramic artist Douris represented the phase of the struggle in which Teti turns into a lion.

I reproduced it painting with engobes on a decorative plate with a diameter of 10.2 inches ( 26cm ).

To learn more, please click here

domenica 12 gennaio 2020

MICENE

Riconoscete in questo profilo montuoso un profilo umano? E' il profilo di Agamennone, il mitico re di Micene, che dorme il sonno della morte poco lontano dalle rovine della sua città.
Ho scattato questa foto parecchi anni fa, nel 2006, poco dopo aver visitato il sito archeologico di Micene.








In un pomeriggio assolato di luglio, si sono stagliati davanti a me, sull'arida collina, i massi delle possenti mura

Con emozione, ho varcato la porta dei leoni

Con senso di reverenza, mi sono aggirata tra i ruderi, immaginando la vita che Agamennone, pastore di popoli, svolgeva tra quelle mura in tempo di pace con la regina Clitennestra, le figlie Ifigenia ed Elettra, il figlio Oreste. Me lo sono figurato mentre, nell' ambiente circolare del megaron, riceveva ospiti o presiedeva adunanze.

 Ma, camminando tra quei muri consumati dal tempo, ho pensato al rancore maturato da Clitennestra durante la lunga assenza del marito impegnato nella decennale guerra di Troia.
Agamennone infatti aveva sacrificato la figlia Ifigenia per propiziarsi i venti favorevoli alla partenza della flotta greca alla volta di Troia.
E poi la vendetta consumata al suo ritorno contro di lui e contro Cassandra, la principessa troiana che si era portato come bottino di guerra: entrambi uccisi con ampio spargimento di sangue.


A distanza di tempo, mi sono imbattuta in una kylix, conservata a Bologna, che raffigura il momento altamente drammatico in cui Clitennestra sta per colpire Cassandra con l'ascia bipenne.
Ho voluto riprodurla su un piatto da parete che vi presento in storica ambientazione



Se ti piace, se vuoi vederlo meglio e saperne di più, cercalo qui

sabato 19 ottobre 2019

KYLIX, coppe da vino nei simposi

«Beviamo.
Perché aspettare le lucerne?
Breve il tempo.
O amato fanciullo, prendi le grandi tazze variopinte,
perché il figlio di Zeus e di Sèmele
diede agli uomini il vino
per dimenticare i dolori.
Versa due parti d'acqua e una di vino;
e colma le tazze fino all'orlo:
e una segua subito l'altra.»
(Alceo fr. 346 Campbell; traduzione di Salvatore Quasimodo)


Finito il banchetto, iniziava il simposio durante il quale i commensali, tutti uomini eventualmente accompagnati da giovani e da etere, si dedicavano alla musica, al canto, alla danza, alla poesia, alla conversazione e soprattutto al vino.
Dopo aver attinto vino puro da un ampio recipiene, lo spargevano per terra offrendo una libagione a Dioniso, quindi innalzavano un peana, cioè un inno di gloria al dio.

At the end of the banquet, the symposium began, during which the guests, all men possibly accompanied by boys and by eteras, dedicated themselves to music, singing, dancing, poetry, conversation and, above all, to wine.
After drawing pure wine from a large recipient, they spread it on the ground offering a libation to Dionysus, then they raised a peana, that is a hymn of glory to the god.



Poi si eleggeva un simposiarca che stabiliva le regole di comportamento delle varie attività del simposio, innanzi tutto il rapporto tra l'acqua ed il vino da bere accompagnato da formaggio, olive ed altri stuzzichini.
Then a symposiarch was elected; he established the rules of behavior in the various activities of the symposium, first of all the ratio between water and wine, to drink accompanied by cheese, olives and other appetizers.
La più elegante delle coppe era la kylix, dotata di ampia imboccatura, due maniglie ed un piedistallo, dipinta all'interno e all'esterno con scene anche complesse.
The most elegant cup was the kylix, with a large mouthpiece, two handles and a pedestal, painted inside and outside with even complex scenes.

Il simposio si concludeva col gioco del cottabo lanciando, con una rapida rotazione della kylix, le ultime gocce di vino rimaste sul fondo, per colpire dei piattelli posti in equilibrio su una sbarra verticale o galleggianti in un bacile pieno d'acqua.
The symposium ended with the cottabo game launching, with a rapid rotation of the kylix, the last drops of wine left on the bottom, to hit some clay plates balanced on a vertical 
baor or floating in a basin full of water.

Le kylix quindi  erano le protagoniste dei simposi, come lo era il vino. Tutto sotto lo sguardo di Dioniso
The kylix were therefore the protagonists of the symposia, like the wine. All under Dionysus gaze



Le kylix qui raffigurate sono state foggiate da abili ceramisti ed io le ho dipinte con scene tratte da antiche ceramiche greche.
The here depicted kylixes were shaped by skilled potters and I painted them with scenes from ancient Greek ceramics.

Alla raffigurazione sul tondo interno si accompagnano le figure esterne che possono essere scene mitologiche, decorazioni, ma anche grandi occhi e naso stilizzato che, quando il commensale alzava la coppa per bere, si adattavano al suo viso come una maschera apotropaica, a difesa dalle insidie.
The depiction on the inner round is accompanied by external figures which can be mythological, decorations, but also large eyes and a stylized nose that, when the drinker raised the cup to drink, it adapted to his face like an apotropaic mask, defending against pitfalls .

 Perché riprodurre kylix?
Perché hanno una storia,
Perché esprimono cultura
Perchè le guardi e fai un tuffo nel mito
.... e abbelliscono la tua casa in modo unico
Why reproduce kylix?
Because they have a story,
Because they express culture
Because looking at them you take a dip in the myth
.... and they beautify your home in a unique way


Di queste cinque kylix tre non sono più disponibili, ma due le puoi trovare e vedere meglio da
Of these five kylix three are no longer available, but  you can find two of them and see them better by




giovedì 29 agosto 2019

ATALANTA

Atalanta, la mitica cacciatrice velocissima nella corsa, non ebbe una bella infanzia.
Il padre, avendo voluto un figlio maschio, abbandonò la neonata nei boschi in preda alle fiere.
Ma un'orsa, mandata da Artemide, si prese cura di lei e la nutrì.
Venne poi cresciuta da alcuni pastori e, vivendo selvaggiamente nelle foreste, divenne abile nella caccia e nella corsa.

Grazie alla sua fama, partecipò alla caccia del cinghiale calidonio: Atalanta lo colpì con una freccia ma, prima che potesse scoccarne una seconda, gli altri cacciatori, per non essere da meno di una donna, si avventarono disordinatamente sull'animale che riuscì ad uccidere e ferire alcuni di loro prima che Meleagro gli desse il colpo fatale. 
Meleagro, innamorato di Atalanta, le offrì la pelle del cinghiale, provocando  fra gli altri cacciatori ira e scontento che degenerarono provocando una serie di tragici eventi che si conclusero con la morte di Meleagro stesso.

Il padre di Atalanta, ammirato delle sue abilità, la chiamò a casa in Beozia e le impose il matrimonio.
Ma Atalanta, volendo rimanere vergine, disse che avrebbe sposato il pretendente che fosse riuscito a vincerla nella corsa e avrebbe ucciso gli altri.
E così andavano le cose, dal momento che la sua velocità era imbattibile. ...
Ma ecco intervenire Afrodite a sostegno del giovane Melanione: la dea gli diede tre pomi d'oro del giardino delle Esperidi, consigliandogli di farli cadere durante la corsa, prima di essere superato da Atalanta che, incuriosita, si fermò a raccoglierli e perse tempo mentre Melanione proseguiva la corsa e vinceva la gara.

Nel museo di Cleveland ( USA ) c'è un lekythos del 500 a.C. decorato da Douris con Atalanta in corsa circondata da Eroti, le insidie dell'amore che le hanno fatto perdere la corsa.



Nel mio etsy shop, MITOliberty, c'è una base lampada che lo riproduce

CLICCA QUI e ne saprai di più





sabato 20 luglio 2019

a proposito di SIRENE

Dicevo tempo fa che volevo dipingere quattro piatti da dessert con le figure di quattro sirene, le mitiche creature dal melodioso canto.
Ho trovato quattro bei modelli a figure nere



Le ho dipinte con engobbi su quattro piatti col diametro di 18cm, per frutta o dessert, per cibi che attirano, quasi fossero "sirene della buona tavola" !
I piatti sono stati vetrificati ed ora sono pronti, con le quattro Sirene lucide e ringiovanite.


CLICK

Strano vederle con testa di donna e corpo di uccello anziché di pesce, ma nell'antichità era questo il loro aspetto. Solo nel Medioevo cambiò la loro raffigurazione.
Certo dovevano essere uccelli marini, dal momento che vivevano sugli scogli verso cui, cantando, attiravano i naviganti e li facevano naufragare.
( Attenti dunque a non esagerare con i doci! )

Varie sono le versioni mitologiche della loro origine, tra cui queste:
figlie del fiume Acheloo e della musa Calliope, dalla bella voce,
fanciulle tramutate in uccelli da Demetra, perché, compagne di giochi di Persefone, non avevano impedito che Ade la rapisse,
figlie di Gea e messaggere di Persefone con il compito di accompagnare le anime negli Inferi consolandole con il loro canto.

Erano comunque connesse col mondo degli Inferi. Del resto, l'antica Grande Dea, come Signora della Morte, era rappresentata da un uccello dalle grandi ali.

Dunque ingannavano i naviganti con il loro melodioso canto e li portavano alla morte. 
Ma non tutti.
Il primo a vincerle fu Orfeo che, col suono della sua lira, superò il loro canto e permise agli Argonauti di superare indenni i loro scogli.
Il secondo fu Ulisse che, tappate le orecchie dei suoi marinai con la cera e fattosi legare all'albero della nave, potè godere il meraviglioso canto e passare, anche lui indenne oltre i loro scogli.
Due volte sconfitte, le sirene si gettarono in mare, tramutate in scogli.
La più famosa fu Partenope: sulla costa lungo il tratto di mare dove si gettò sorse una città che in suo onore fu anch'essa chiamata Partenope e che, in seguito distrutta, venne ricostruita col nome di Neapolis , cioè Nuova Città, l'odierna Napoli.

un grande vaso con  Ulisse che vince le Sirene

lo stesso vaso con la piastrella sulla quale ho riprodotto la scena
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martedì 9 aprile 2019

Le SIRENE 9 aprile 2019


sto preparando dei piatti da tavola con immagini di sirene suggerite dalla ceramica greca a figure nere.

grazie al loro canto erano grandi seduttrici, proprio come il cibo, ancor più se trattasi di dolciumi.
Ecco perché le voglio dipingere su piatti da dessert.
Ne farò 4 e questa è la prima

dipinta, ma ancora da cuocere.

Forse qualcuno si stupirà che abbia il corpo di uccello, anziché la coda di pesce, ma, nel mito greco, questo era il loro aspetto.
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