lunedì 13 luglio 2020

TETI e PELEO

Sia Zeus che Poseidon si erano innamorati di Teti, la bellissima Nereide.
Ma, appena seppero che, chiunque l'avesse sposata, avrebbe generato un figlio che sarebbe diventato più forte del padre, rinunciarono entrambi all'idea e cercarono un uomo mortale a cui darla in sposa.
Scelsero Peleo, reduce da molte disavventure.
Ma non fu facile per lui averla, poiché Teti non ne voleva sapere e, per sfuggirgli si trasformava continuamente in diverse forme animali.
Alla fine Peleo riuscì a vincere con l'inganno.
In una scena dipinta all'nterno di una kylix, il ceramografo Duride ha rappresentato la fase della lotta in cui Teti si trasforma in leone.
Io l'ho riprodotta, dipingendola con engobbio su un piatto decorativo col diametro di 26cm.
Per saperne di più, clicca qui



Teti e Peleo


Both Zeus and Poseidon had fallen in love with Teti, the beautiful Nereid.
But as soon as they learned that, whoever married her, she would generate a son who would become stronger than his father, they both gave up on the idea and looked for a mortal man to marry her.
They chose Peleo, back from many misadventures.
But it was not easy for him to have her, since Teti did not want him and, to escape, she continually transformed herself into different animal forms.
Eventually Peleo managed to win by deception.

In a scene painted inside a kylix, the ceramic artist Douris represented the phase of the struggle in which Teti turns into a lion.

I reproduced it painting with engobes on a decorative plate with a diameter of 10.2 inches ( 26cm ).

To learn more, please click here

domenica 12 gennaio 2020

MICENE

Riconoscete in questo profilo montuoso un profilo umano? E' il profilo di Agamennone, il mitico re di Micene, che dorme il sonno della morte poco lontano dalle rovine della sua città.
Ho scattato questa foto parecchi anni fa, nel 2006, poco dopo aver visitato il sito archeologico di Micene.








In un pomeriggio assolato di luglio, si sono stagliati davanti a me, sull'arida collina, i massi delle possenti mura

Con emozione, ho varcato la porta dei leoni

Con senso di reverenza, mi sono aggirata tra i ruderi, immaginando la vita che Agamennone, pastore di popoli, svolgeva tra quelle mura in tempo di pace con la regina Clitennestra, le figlie Ifigenia ed Elettra, il figlio Oreste. Me lo sono figurato mentre, nell' ambiente circolare del megaron, riceveva ospiti o presiedeva adunanze.

 Ma, camminando tra quei muri consumati dal tempo, ho pensato al rancore maturato da Clitennestra durante la lunga assenza del marito impegnato nella decennale guerra di Troia.
Agamennone infatti aveva sacrificato la figlia Ifigenia per propiziarsi i venti favorevoli alla partenza della flotta greca alla volta di Troia.
E poi la vendetta consumata al suo ritorno contro di lui e contro Cassandra, la principessa troiana che si era portato come bottino di guerra: entrambi uccisi con ampio spargimento di sangue.


A distanza di tempo, mi sono imbattuta in una kylix, conservata a Bologna, che raffigura il momento altamente drammatico in cui Clitennestra sta per colpire Cassandra con l'ascia bipenne.
Ho voluto riprodurla su un piatto da parete che vi presento in storica ambientazione



Se ti piace, se vuoi vederlo meglio e saperne di più, cercalo qui